Colpire l’occhio provoca dolore, lacrimazione, offuscamento della vista. Se il colpo è potente, e inferto ad esempio con la punta delle dita, può provocare addirittura la rottura del bulbo e la perdita definitiva della vista.
Se vi troverete in una situazione in cui è necessario contrattaccare per difendere la vostra incolumità, è molto importante sapere dove e come colpire.
E’ importante anche sotto il profilo giuridico, giacché la vostra reazione deve essere proporzionale all’offesa minacciata.
In certi casi, pertanto, sarà consigliabile ricorrere ad un contrattacco “leggero”, giusto per fermare l’azione del vostro assalitore e procurarvi un’opportunità di fuga.
In altri casi, quelli più pericolosi, non dovete esitare a ricorrere ai colpi più duri, cercando gli obiettivi maggiormente vulnerabili.
Qui di seguito vi proponiamo una sintetica scheda sui punti vulnerabili del corpo umano per sapere dove colpire in caso di necessità.
Conoscere questa scheda è importante, ma ricordate che la teoria senza la pratica non vale nulla.
Dovrete imparare non solo dove colpire, ma anche come colpire. Ricordatevi, quindi, di allenarvi con impegno nelle tecniche della difesa personale.
Non fatevi spaventare dalla quantità dei punti vulnerabili qui elencati. Dopo aver studiato tutti i punti, ed esservi allenati in tutte le tecniche, basterà che vi esercitiate in modo approfondito in pochi colpi (sono sufficienti sei o sette, quelli a voi più congeniali), per far sì che possiate difendervi con efficacia in qualsiasi situazione.
Le variabili nel portare i colpi sono tantissime: la violenza del colpo portato, la sua tecnica, il punto preciso d’impatto (talvolta un millimetro può rappresentare la differenza tra la vita e la morte), le condizioni fisiche di chi viene colpito, e così via. I colpi si possono classificare nei seguenti tipi a seconda dell’impatto sull’avversario:
-
Colpo doloroso o “molesto”, che però non procura danneggiamenti importanti per all’organismo.
-
Colpo che può causare danneggiamenti non stabili.
-
Colpo che può causare perdita di conoscenza e danneggiamenti stabili (ma non gravi).
-
Colpo che può causare gravi danni permanenti.
-
Colpo letale.
Alcuni punti vulnerabili
Colpire l’occhio provoca dolore, lacrimazione, offuscamento della vista. Se il colpo è potente, e inferto ad esempio con la punta delle dita, può provocare addirittura la rottura del bulbo e la perdita definitiva della vista.
Colpire l’orecchio può provocare un doloroso shock al timpano. Se il colpo è particolarmente violento, potrebbe causare la concussione della massa cerebrale e quindi la morte.
Rompere il naso (sia con un pugno che con una testata) causa sempre un dolore molto intenso; può produrre lacrimazione, fuoriuscita di sangue e perdita dei sensi; se il colpo è particolarmente violento, e indirizzato dal basso verso l’alto, potrebbe causare la penetrazione dell’osso nella massa cerebrale, e dunque la morte.
Un colpo potente in queste zone (sempre molto doloroso) può causare rottura di denti e labbra, emorragie, slogamento o frattura della mascella, e talvolta perdita dei sensi.
Il colpo può essere davvero pericoloso se consiste in un pugno portato dal basso verso l’alto (il classico “montante”): attenzione, può causare perdita della conoscenza (concussione della massa cerebrale) e talvolta anche la morte. A mani nude, ovviamente, il colpo è più pericoloso che con i guantoni da boxe...
La nuca, il retro delle orecchie e le zone immediatamente vicine (che interessano la giugulare, la carotide e il nervo vago) sono punti particolarmente vulnerabili, specie se raggiunti da colpi portati con il taglio della mano. Se il colpo è violento, la perdita di conoscenza è altamente probabile.
Il colpo alla gola è sempre pericoloso: le conseguenze vanno dal senso di soffocamento alla morte.
Le spalle sono soggette a slogamenti e lussazioni, specie se colpite con colpi particolarmente penetranti, che provocano dolore intenso e temporanea “paralisi” dell’arto. Un’analoga paralisi può essere provocata da un colpo ben assestato sotto l’ascella, attraversata da un nervo sensibilissimo.
Dolore intenso, fratture, distorsioni: i colpi sulle dita (o le prese, o i morsi) possono produrre questi risultati, rendendo complicato, per chi li subisce, lo stesso uso della mano.
Un colpo potente sempre molto doloroso può danneggiare seriamente le vertebre e il loro giusto assetto, causando anche la paralisi. In caso di colpo molto potente, la spina dorsale potrebbe addirittura spezzarsi, procurando la morte.
Un pugno ben indirizzato può provocare la perdita di coscienza, giacché il punto è particolarmente sensibile. I colpi più potenti (come i calci) possono produrre lesioni agli organi interni.
La zona inguinale è delicatissima. Un colpo nei testicoli (sempre molto doloroso) può provocarne la rottura. Anche la vescica e l’osso pubico possono essere rotti da un colpo potente (ad esempio un calcio): in questi casi si verifica un’emorragia interna che può condurre alla perdita di conoscenza.
Anche questo è un bersaglio ideale, per il semplice motivo che è quasi sempre facilmente colpibile. Le conseguenze di un colpo ben assestato sono: forte dolore, probabile slogamento, possibile frattura.
Un colpo deciso può causare spasmo muscolare, difficoltà ad appoggiare la gamba e quindi temporanea perdita di funzionalità dell’intero arto.
Quest’osso non è protetto da fasce muscolari, pertanto è particolarmente sensibile: un colpo allo stinco (anche se non molto potente) provoca sempre intenso dolore e talvolta la frattura.